Albany: la casa del vento

Albany: la casa del vento

Last Updated on 17 Marzo 2020 by latartarugavolante

Albany è la città più a sud del Western Australia. Se prendessi una barca da qui, arriverei dritta dritta in Antartide, uno dei miei più grandi sogni!

Approffittando di un viaggio con una cara amica, arrivata nel Western Australia dall’Italia, siamo andati alla scoperta di questa località del sud, tre giorni passati con gli occhi sgranati, con la bocca aperta per le meravigliose coste e con le mani congelate dal freddo.

Albany, dove si trova

Eh già, qui tutto è rovesciato, non a caso l’Australia viene definita il continente down under. Sarà sciocco, ma non è così semplice abituarsi. Nella mia mente il sud è sinonimo di caldo, il nord è sinonimo di freddo.

Ma qui no. Andare a novembre al nord significa incontrare temperature oltre i 40 gradi, mentre al Sud ci si ritrova con temperarture a volte polari. Ma la cosa che più mi ha colpito è stato il vento.

Ad Albany il vento è a casa sua. Non esiste un centrimetro di territorio che non sia ventoso. Certo, a marzo fa più caldo, ma il vento è una costante comunque.

Ho sempre adorato il vento!

Ah il vento, lui che spazza via qualunque pensiero, lui che mi trasforma i capelli in un rigoglioso e strambo cespuglio giallo… vento che si trasforma. Quando sono davanti all’oceano il vento mi accarezza, mi culla e mi rilassa. In mezzo agli alberi, invece, sembra sussurrarmi, a volte urla, quasi a voler aver sempre ragione.

Ma qui vince lui. E a volte mi stanca. Così cerco un angolo riparato, respiro un po’, e poi sento il bisogno di ritornare ad abbracciarlo.

Ecco l’effetto che mi fa il vento.

Ad Albany, a parte il vento, sono rimasta affascinata dalle baie

Spiagge incredibili, così buffe da sembrare finte, così colorate che era impossibile contare tutte le tonalità di blu che vedevo.

Fra le tante spiagge meravigliose, alcune mi sono piaciute di più di altre:

  • Shelley Beach, dove le montagne abbracciano l’oceano. Una strada rossa si inerpica sulle colline fino a raggiungere una curva e improvvisamente appare lei, una baia di un blu indefinibile. Una spiaggia bianchissima fa da cornice a questa baia, un angolo nascosto dove nuotare (vento permettendo) e rilassarsi.

Albany, Shelley Beach

albany, Shelley beach dalla strada

  • Greens Pools. Siamo nella zona di Denmark e questa baia è inverosimile. L’acqua ha il colore di tè verde e qua e là, come tasselli di una dama, rocce dal color rossastro che il sole illumina. Non fosse stato per il vento, qui sarei rimasta ore a osservare le nuvole e l’oceano. Le onde sembravano giocare con i massi di granito, sprizzare gioia e abbracciarli.

Albany, the Green Pool rocce

Albany, the Green Pool

 

  • Elephant Rock, a pochi passi dalle Green Pools, un altro prodigio della natura. Incastonato in una baia, un enorme masso (che per qualcuno assomiglia ad un Elefante, ma io sinceramente non l’ho riconsciuto!) color marrone con sfumature gialle e rosse. Sembrava laccato tanto il vento e l’acqua lo avevano amato.

Albany, Elephant Rock neach

Albany, elephant rock e il vento

Ma Albany non è solo spiagge, è forza della natura concentrata in pochi chilometri

The GAP

una piattaforma a 40 metri sopra l’oceano che rende perfettamente l’idea della forza del mare. E’ impressionante vedere le onde che si schiacciano sulle rocce, quasi a schiaffeggiarle.

Siamo arrivati lì verso le tre di pomeriggio di una giornata nuvolosa. Il cielo era grigio, ma qua e là apparivano chiazze azzurre che sembravano grandi occhi che ci osservavano, come se avessero cura di noi. Il sole appariva ogni tanto con i suoi raggi e poi all’improvviso è sparito, lasciandoci un arcobaleno come compagno. Arrivati in fondo alla piattaforma, proprio sopra l’onda frenetica, una leggera pioggerellina ha fatto la sua comparsa, trasformando il nostro viaggio nel Gap in una avventura.

Albany, elephant rock e il vento

Sarà che sono un peso leggero, ma fra pioggia e vento, il rumore delle onde e gli spruzzi, tutto rendeva soprannaturale la nostra esperienza. Alla fine saliti in auto, ci sentivamo come dei sopravvissuti, non vi dico le condizioni dei cappelli e della maglietta!

Albany, the Gap la forza dell'oceano

Albany, the Gap e il sole

Granite Skywalk

Un altra avventura. Già trovare la strada per arrivarci è stato difficile, tanto che seguendo le indicazioni di Google Map ci siamo ritrovati davanti ad una casa, dove abbiamo trovato un cartello bianco scritto a mano che diceva più o meno ” google map ha sbagliato, la strada per lo Skywalk è tre chilometri più avanti sulla sinistra“. Questa cosa mi ha fatto sorridere, chissà in quanti erano arrivati li come noi, se sono stati costretti a scrivere un cartoncino così!

Arriviamo al parcheggio dello Skywalk, credendo che la strada da fare a piedi fosse di pochi metri, ma invece un cartello indica 2,2 chilometri.

Ci inoltriamo nella foresta di alberi alti e fitti, intervallati da grandi felci verdi. Stamattina per fortuna non piove e il cielo è azzurro. Non ci crederete ma faceva caldo, tanto che pregavamo per un po’ di vento! Mai contenti noi !!!

Albany, il sentiero per Granite Skywalk

Il sentiero non era facile, si inerpicava su su per la collina, ogni tanto prendevamo un po’ di respiro e via, sempre più su, sperando di arrivare. La mia amica, poco sportiva, credo mi odiasse in quel momento. Ogni tanto mi giravo e la vedevo camminare con fatica, così stanca da appoggiarsi ad un ramo secco che si era staccato!

Finalmente in cima. Ma non era finito. Qui massi giganti si intromettevano lungo il percorso, come volessero mettere il naso nella nostra avventura.

Albany, Granite Skywalk

Eccoci a scavalcare rocce, sormontarle, arrampicarci come in una ferrata fino al punto della salita. Siamo finalmente arrivati allo Skywalk: meravigliosa la vista sulla pianura, sembrava un grande patchwork giallo e verde! Vista magnifica, ma devo dire, ancor più bella tutta l’avventura per arrivarci.

Albany, granite Skywalk io e la piattaforma

Granite Skywalk panorama

 

 

Albany, sarà per il freddo ed il vento, sarà per i colori dell’oceano, ma rimane impressa per ogni piccolo particolare.

Alberi altissimi, felci che fanno da tappeto e tantissimi uccelli così veloci che si fan fatica a vedere, ma si sentono perfettamente.

uccellino blu

Abbiamo terminato il nostro viaggio ad Albany visitando il Field of Lights, un campo di luci. Sono 16.000 le luci installate e rappresentano la forza e il coraggio di chi ha perso la vita per la patria. Si tratta infatti di un Viale dei Caduti, in memoria di 41.000 vite partite da Albany che hanno visto per l’ultima volta i fiori australiani.  E’ molto suggestivo vedere tutte queste luci, ora verdi poi gialle e rosse, che rappresentanto i colori dei fiori selvatici australiani.

Avenue of Honour

Giornata di rientro, salutiamo Albany e il suo vento.

Ci aspettano cinque ore e mezza di auto per arrivare a Perth.

E’ mattino presto, il cielo è azzurro, il sole brilla e … non c’è vento! Non c’è vento? Impossibile. In effetti, dopo trenta chilometri, in mezzo a paesaggi bucolici delle pianure australiane, il vento ci viene a salutare. Non deve essere un caso, visto che le piante lungo la strada crescono letteralmente in obliquo!

Ciao Vento, è stato bello venirti a trovare a casa tua. Albany è la casa del vento, e su questo non ci sono dubbi.

Ma chi ci abita è abituato, stranamente non lo sente. Noi camminavamo lungo le vie di Albany con cappello schiacciato sulla testa, una mano a tener stretto il piumino e l’altra in tasca, loro invece in pantaloncini corti, camicia a quadretti e cappello che ancora non ho capito come facesse a non volare via.

Elephant Rock

Ecco, anche questa è un altra faccia della mia amata Australia. Non è solo mare, sole e caldo. Non è solo lunghi tragitti on the road nelle strade di terra rossa. E’ anche freddo e vento e cielo pazzerello.

Ma tutto è accomunato dal colore blu: che sia caldo o freddo, il blu dell’oceano è unico.

Shelley Beach

Quel blu lo riconoscerei in qualuque immagine, impossibile confondersi. E’ il blu che parla di libertà, che parla di un gran senso di rispetto per la natura. E’ quel  blu che tanti anni fa, la prima volta che sono scesa dall’aereo mi ha ammaliata, magicamente mi ha preso per mano, fino a riportarmi da lui!

 Green Pool particolare di oceano

 

Se vuoi approfondire il sud del Western Australia, puoi leggere anche:

44 Replies to “Albany: la casa del vento”

  1. Mi sono gustata con calma questo post e mi è sembrato di essere lì a sentire anch’io il vento. Wow! Verso Pasqua vengo finalmente a visitare il WA e passo da Albany, mi studierò per bene tutti i tuoi post (top come sempre) sulla zona (“zona”, lol)! Però volevo soprattutto dirti che:
    – La foto di te su quei massi da scalare con le maniglie è spettacolare, devo iniziare ad allenarmi sin da ora insomma :/
    – Ucciderei per scattare una foto dello splendid fairy-wren così ben riuscita! *_*

    1. Grazie, avrò fatto oltre cento scatti di quello uccellino, lo adoro ma e velocissimo. Se vieni qui fammi un drin

      1. Will do! 🙂
        (Comunque io spunto sempre l’opzione per ricevere via email le notifiche ai miei commenti, ma non so perché non le ricevo, mi succede con molti blog. Ergo, sorry se mi perdo qualche risposta!)

  2. È stato emozionante rivivere quei tre bellissimi giorni attraverso il tuo articolo!!!. La tua amica poco “sportiva” che comunque ti voleva bene anche appoggiata a un ramo secco ?

    1. Cara Paola, grazie per aver letto e… grazie per essere venuta a trrovarmi, è stato bellissimo averti qui. Quanto vorrei che venissi qui anche il prossimo anno, e quello dopo e dopo ancora. Mi a cara amica poco sportiva, ti voglio un mondo di bene!

  3. Ogni volta che ti leggo (e guardo le tue foto sulla galleria di Instagram) mi viene la voglia di partire perchè tu riesci a far diventare simpatico anche il vento, che di allegro non ha assolutamente nulla. Meravigliosa come sempre .

  4. Ma che posto incredibile è?! sai che l’Australia non è proprio nella mia top della lista dei posti da visitare ma dopo questo articolo potrei davvero cambiare idea! adoro i posti un pò selvaggi e leggere di quelle spiagge mi ha fatto venire gli occhi a cuoricino! 🙂

  5. Complimenti per le foto sono davvero stupende! I colori del mare contro le rocce è inverosimile. La natura riesce davvero a creare effetti e atmosfere uniche. Certo tutto quel vento che tu tanto ami io lo avrei un po’ patito ahahha Ti ho vista bella coperta! Ma ti ho anche vista bella sportiva. Brava! L’arrampicata non deve essere stata facile ma si può dire che hai vissuto Albany in tutti i suoi aspetti!

  6. Noi siamo stati in Australia a Kangaroo Island ad agosto e anche noi siamo stati molto colpiti dal forte vento che abbiamo trovato. E che freddo! LE coste di Albany ricordano molto quelle selvagge del sud di KI. E poi, non immaginavamo che il Fields of Light lo avessero creato in più zone d’Australia, che bello! Noi abbiamo visto quello installato a Uluru, è stato impressionante. Belle fotografie!

    1. Bel giro Virginia, in effetti ci siete stati in pieno inverno al sud è freddissimo! Il campo di luci lo hanno fatto in soli 2 posti, Albany e Uluru

  7. In effetti, vedere quel mare azzurro e vedere te imbacuccata nella giacca a vento, è un po’ strano. Scogliere e un mare così mi ricordano molto le highlands scozzesi, vento incluso.

  8. complimenti per le foto che sono bellissime, questo posto è davvero fantastico…… mi piacerebbe moltissimo visitarlo

  9. Complimenti Anna per queste tue bellissime foto!!! Mi hai fatto venir voglia di comprare un biglietto per l’Australia 🙂 Non conoscevo Albany, ma da queste meravigliose immagini, a parte il vento che non sopporto, credo che mi potrebbe piacere molto!!!

  10. Che meraviglia. Stai rendendo un ottimo servizio all’Australia con i tuoi post. Spero che te lo riconoscano. Bellissime le foto e i racconti di luoghi che non sono così battuti dai soliti travel blogger.
    Se mai dovessi un giorno passare dall’Australia, ti devo assolutamente incontrare e farmi raccontare tutto.

  11. Che meraviglio so viaggio, ti invidio, voglio andarci anche io, devo solo trovare un po’ di tempo libero, perchè non basta una settimana ma minimo 15 giorni per vedere tutto. Bellissime le foto.

    1. Grazie Deborah, in effetti il Western Australia è enorme, io ci vivo da 2 anni e ho visto solo una piccola parte!

  12. Questo articolo è un sogno ad occhi aperti Anna! <3 Sia per le tue bellissime fotografie, sia per l'incanto dei luoghi che racconti! Anche io, come te, amo il vento, e credo che mi troverei molto bene ad Albany 🙂 I suoi dintorni sono veramente spettacolari, mi affascina tantissimo!

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