Santorini, l’isola a forma di Luna

Santorini, l’isola a forma di Luna

Last Updated on 28 Febbraio 2019 by latartarugavolante

Santorini, l’isola a forma di Luna, l’isola bianca, l’isola che ti lascia tutto il tempo a bocca aperta e dove i sogni trovano finestre da cui entrare.

Queste sono le sensazioni che appena ci siamo avvicinati a Santorini, mi hanno accompagnata.

E’ bello arrivare in aereo al mattino, perchè inizia già il viaggio ancor prima di atterrare. Dal finestrino la si vede chiaramente, non ci sono dubbi, è proprio un isola a forma di mezza luna e le case, arroccate sulla roccia, sembrano i disegni che facevo da piccola usando i chiodini Quercetti. Ve li ricordate?

Siamo a giugno, complice un “big deals” di Volotea per Santorini, abbiamo deciso di trascorrere una settimana in questa isola.

Avevo letto varie recensioni positive, ma devo dire che la realtà è ancor più bella, non ci sono parole per descrivere questo incanto. Perchè solo di incanto si può parlare. Come si fa a descrivere un’ isola dove le case sembrano appiccicate sulle rocce, una sopra l’altra, abbracciate, bianche di giorno e dorate di sera?

Santorini e i fiori del cactus

Un luogo dove ogni piccolo particolare sembra pensato. Campane di ottone posizionate come un team di equilibristi. Finestre che si affacciano sul mare creando un acquerello perfettamente orizzontale. E non parliamo poi di loro, le porte. Porte di tutti i colori, porte alte, imponenti, massicce, che non portano dentro le case, ma vanno dirette al cielo.

Santorini, porta rosa

Questa è Santorini per me, non aggiungerei altro.

Ma questa isola a forma di luna merita un po’ più di battute, merita un attenzione particolare.

Vorrei raccontarvi Santorini vista con il mio cuore, attraverso i particolari che mi sono rimasti impressi.

Le scale di Santorini

santorini, porta azzurra

 

Le nuvole bianche e allungate all’orizzonte, ci hanno dato il buongiorno. Loro ci hanno accompagnato al centro nord, alla scoperta della zona più conosciuta e affollata di Santorini. Zona dove le scale sono protagoniste indiscusse.

Abbiamo noleggiato un auto, una Toyota Yaris Rossa.

Già dopo alcuni metri abbiamo capito che i greci sono dei pazzi alla guida. Corrono come se dovessero portare la moglie a partorire, non rispettano gli incroci, non parliamo poi dei parcheggi. Ma dopo un pò ci si abitua, così anche noi parcheggiavamo dove capitava, agli stop davamo una occhiata veloce e lungo le strade lasciavamo che “i mariti ansiosi” ci sorpassassero.

Le strade sono strette, ma non solo. Sembrano disegnate da qualcuno che ha bevuto un bicchiere di troppo. Non esiste un rettilineo in tutta Santorini. Curve, tornanti, doppia curva, un labirinto di strade. Ma in fondo sono anche semplici: una strada va a nord e una a sud, impossibile perdersi.

Santorini, scorcio di Imerovigli

La nostra prima tappa è stata FIRA o Thira.

La strada che porta a Fira è tutta in salita. La cosa strana è che si va sempre in salita, non si finisce mai di salire. Arrivati a Fira abbiamo trovato parcheggio davanti ad una vecchia chiesa. Eravamo in salita della salita. Tiriamo il freno a mano, scendiamo e ci ritroviamo obliqui e con la macchina che non vuole saperne di stare li. Lentamente si muoveva, lentamente seguiva le nuvole. Così risaliamo in auto, la posizioniamo con il retro attaccato ad un albero e iniziamo l’avventura a Fira.

Fira è incredibile. Un sogno. Case bianche tutte affacciate sulla caldera, il vulcano sommerso. Porte blu, cupole delle chiese blu, cielo blu e mare blu. Qua e la irrompe il viola e rosa dei fiori di boungaville. Nemmeno un pittore potrebbe pensare a colori così distinti, nitidi e perfettamente combinati.

Santorini, scale e portoni

Fira significa scale, tante scale una incastrata nell’altra. E questa volta si va giù. Una scala che porta ad un terrazzo, da qui un altra scala porta in una casa e una scala porta al giardino e una scala ancora che porta in un altro terrazzo. Un labirinto di scale, dove ci si diverte a perdersi.

Passeggiamo lungo i vicoli, ci fermiamo ad ogni porta da cui appare un quadro. Un quadro nel quadro, questa è Fira. Come al solito non vado dritta. Prendo il vicolo che va verso valle, si fa stretto, scendo ancora e il vicolo diventa ancora più stretto finchè arrivo ad una porticciola verde. Anche se è scritto “no entry” la spingo leggermente, e davanti a me c’è solo il blu della caldera. Mi sembra quasi di sentire le onde del mare. Scopro che è un hotel a cinque stelle. Alla sera vado a curiosare su internet il prezzo delle camere e … 10.000 euro a notte senza colazione! Eh no, se non ha la colazione allora no!

Santorini e le scale

Continuiamo nell’esplorazione di Fira addentrandoci sempre di più nel cuore della città.

Passo dopo passo i turisti si fanno sempre più numerosi. Negozi di gioielli, di abbigliamento, di souvenir, impossibile trovare un panettiere qui! Da Fira decidiamo di scendere i 600 scalini che portano al porto, ma a metà strada ci accorgiamo che è appena arrivata una nave e che stanno scendendo centinai e centinai di tuiristi armati di tablet e smartphone, che nemmeno fossero in combattimento, si spingono, urtano per arrivare primi ai poveri asinelli.

Santorini e nave a Fira

Per andare dal porto al centro di Fira ci sono tre opzioni: i seicento scalini, la funicolare o gli asinelli. Scendendo a piedi abbiamo incontrato gli asinelli, legati uno all’altro da colorati cordoni, con sopra gente di ogni tipo. Dal giovane col petto tatuato ad anziane con ombrellino e collant. Ho incrociato gli occhi di quell’asinello e mi ha fatto tenerezza, sembrava dicesse “cosa mi tocca fare per vivere” , mi ricordava noi a lavoro le prime ore di lunedì mattina!

Santorini e gli asini

Vista la folla torniamo indietro, ma ritornando su, deviamo prendendo i vicoli laterali. E’ stato così che abbiamo scoperto piccoli bar con terrazze a picco sulla caldera, case abitate da gatti, case dove la vita sembra dimenticarsi del lusso sfrenato degli hotel con piscina a picco sul mare a pochi metri di distanza.

Da Fira parte un sentiero che porta verso i paesi più a nord.

Passeggiare lungo questo sentiero vi sembrerà di avere il cuore in gola. La vista vi toglierà il fiato. Mano a mano che ci allontanavamo da Fira la gente scemava e lasciava spazio solo a noi, le nuvole e il bianco cemento levigato. Già perchè qui non ci sono angoli appuntiti, tutto è liscio. Le case si confondono una all’altra, una porta che porta ad una altra porta che porta al mare. Cubi bianchi levigati che sormontano altri cubi bianchi levigati.

Santorini e i muri levigati

La strada arriva fino a Firostefani e Imerovigli. E’ un percorso che non lascia spazio alla tristezza. Camminavamo a filo della caldera, con il vento che ogni tanto mi ricordava di guardare dove mettevo i piedi e una vista incredibile. Ero così estasiata da quel panorama che non parlavo nemmeno, per la gioia di Frank.

Santorii e le due campane

 

IMEROVIGLI  è stata per me un amore a prima vista.

Imerovigli è l’anti Santorini. Qui regna la calma, i turisti sono rimasti li, con gli asini e le cupole blu di Fira. A Imerovigli ritrovi i ritmi della Grecia, bancarelle di souvenir intervallate a negozi di frutta e verdura. Questa è la Santorini più genuina e quella da cui la caldera appare in tutta la sua ampiezza. Dalla roccia di Skaros sembra che le nuvole ti vengano ad abbracciare. E’ qui che si può vedere uno dei più bei tramonti dell’isola.

Santorini e i fiori rosa

Santorini, Fira centro

Continuando per la strada a nord si arriva fino ad OIA.

Ad Oia il lusso è un po’ meno accentuato e le case bianche sono intervallate da muri di calcio color giallo tenue e rosa antico. Oia è più tranquilla, forse perchè piu lontana dal porto, ma indubbiamente più caratteristica. E’ ad Oia che abbiamo trovato negozi incastrati nella roccia, non solo la famosa libreria Atlantis Book, ma piccoli negozi di antiquariato e graziosi negozi di cotone, naturalmente bianco.

Santorini, libreria

Santorini, panorama Oia

Ad Oia non puoi non scattare la foto con la grande cupola blu, una delle foto forse più note al mondo, quello scatto fatto e rifatto mille volte, ma che non riesci poprio a non fare.

Avremmo voluto percorrere tutto il sentiero che da Fira porta a Oia, ma come avremmo fatto con la macchina? Già ritrovare il posto del parcheggio a Fira è stato un trambusto. Non ricordavamo più dove si trovava. Davanti ad una piccola chiesa. Grazie, ce ne sono centinaia di piccole chiese. Era bianca, ovvio. Portone blu, altra ovvietà. Aveva 6 campanelle. Ecco, questo è stato quello che ci ha aiutato a ritrovarla, le 6 campane.

Santorini , particolare di chiesa

Santorini e le porte che si aprono nel cielo

Aloggiando vicino a Perissa, Perivolos, eravamo collocati esattamente a metà dell’isola. E’ una posizione strategica, che consiglio per visitare Santorini, a meno che non si decida di spendere un pò di più (molto di più) e dormire avendo come quadro naturale la caldera.

Santorini, porta sulla caldera

 

A Santorini l’equazione è semplice: più la tua finestra coglie la caldera, più spendi, più sei vip, più sei ricco! Semplice.

Santorini, cancelli

Santorini e le case su case

Oggi le porte a sud dell’isola sono state le nostre compagne. Il sud di Santorini è tutta un altra storia. Quei milioni di piedi, braccia e orecchie che avevamo incrociato, toccato e pestato al nord, al sud diventano solo un ricordo.

Santorini, porta rossa e io

Tutt’un tratto Santorini non è più caotica, non è solo negozi di lusso e mega-galattici hotel con piscina privata, ma torna la normalità. Le strade fatte con il singhiozzo, i cespugli verdi di rosmarino, le viti che sembrano aver vinto la sfida contro le rocce, ecco la Santorini dai ritmi pacati.

Santorini, le 3 campane e la cupola

Santorini, chiesa al sud

 

Al sud la nostra prima tappa è stata AKOTIRI.

Ad Akotiri si trova un bel faro (non visitabile all’interno) e che ospita uno dei siti  archeologici più importanti dell’Egeo. Qui è possibile vedere reperti che raccontano della civiltà Minoica, popolazione che venne distrutta nel 1700 a.c. da una mostruosa eruzione vulcanica. La maestria con cui venivano fatte le case e le strade all’epoca mi stordisce, stiamo parlando di 1700 anni prima di Cristo!

Per arrivare al faro evitate di raggiungere la cima in auto, noi ci abbiamo provato ma è stato un delirio. La strada è non stretta, di più. Lungo il ciglio motorini in bilico, auto parcheggiate a caso e vento, rendono il tragitto quasi una avventura. Fare retromarcia poi, non vi dico la fatica e la “sudata”. Comunque il faro non è nulla di particolare, a dire il vero bello solo il paesaggio.

Santorini, viti e sud

La sorpresa più bella a sud l’abbiamo avuta attraversando piantagioni di vite, grandi foglie verdi arrotolate per terra, come giocassero a nascondino.

E poi chiese, semplici, dolci chiese dove le piccole campane d’ottone risplendono alla luce del sole. Ci siamo fermati nel piazzale della chiesa di Panayia, abbiamo spinto il portone di legno color blu mare e ci siamo ritrovati in un altro mondo. Un piccolo altare tutto ricamato, l’odore di incenso e tre sottili candele accese, una chiesa semplicissima, ma che ci ha rubato il cuore.

Santorini, viti e sud

Santorini e Fira

Al sud si trova anche la Red Beach, famosa per le rocce color rosso che in alcuni momenti della giornata trasformano la sabbia in una distesa di ciliege. Non mi è piaciuta molto, più che altro perchè c’era troppa gente, non immagino il caos ad agosto.

Rientrando verso Perissa ci siamo imbattuti in una zona molto strana, dove c’erano tre vecchi mulini con portoni arrugginiti e dove i guardiani erano tre asinelli. Mi sembrava di essere entrata in un quadro, dove tutto era collocato in modo preciso, dove tutto era immobile. Per un motivo che non so spiegarvi, questa è stata una delle zone che più mi hanno colpito, forse perchè silenziosa, inaspettata e semplice. Qui si respirava magia. Mi sembrava che prima o poi potesse uscire Don Chischiotte con la sua spada.

Asinello e la parte sud dell'isola

Le case a cubetti di Santorini

La zona centro orientale dell’isola trasmette serenità. E’ la zona che mi ha regalato un senso di pace incredibile. La zona dove le case sono tutte a cubetti irregolari, invischiati uno all’altro, impasticciati senza un senso ma con un senso… un caotico ordine bianco.

Fira e le porte blu

Sono felice di aver chiuso il viaggio visitando questa parte dell’isola perchè è quella che mi ha accompagnato fino a casa e che ancora oggi, riguardando le foto, mi riempie l’anima.

Quasi per caso, inseguendo le grosse nuvole bianche, siamo arrivati ad un paesino, Pyrgos e poco più in là Megalohori. A Megalohori siamo rimasti tutta la mattinata.

Oia e cupole blu

Chiesa a Fira e i fiori arancioni

Ci siamo persi, persi nei vicoli, fra le mura, le case dai tetti inesistenti e con finestre che davano in altre finestre. Qui non c’erano turisti, ma solo gente del posto che stendeva i panni, che lavorava il ferro e gatti, tanti gatti grigi. Megalohori ti rimette in pace. Mi sono divertita a scattare foto di angoli stranissimi. Scale che non portavano da nessuna parte ma che facendole ti sentivi in cima al mondo. Portoni che non avevano mura attorno, cornici di quadri naturali.

Vicino a Megalohori ci siamo imbattuti in altri villaggi, Mesaria, Vothonas ed Emporio. E’ stato forse ancora più bello camminare, perdersi in questi piccoli villaggi dove si incontrano pochissimi turisti, e dove sembra vivere la Santorini di mille anni fa.

Megalohori particolari

Megalohori scorcio

Santorini è tanto altro.

Santorini non è un isola da mare. Non ha spiaggie bianche infinite o acqua trasparente. Certo ci sono spiagge come Kamari o Red Beach o ancora la spiaggia nera di Perissa. Ma Santorini è molto di più.

spiaggia di Kamari

Riscaldati dal sole appena sorto, davanti ad una coppa di yogurt greco, con pezzettini di banana, addolcito da miele e noci. Questa è stata la mia colazione per una settimana, in un bellissimo piccolo hotel, con camere ampie, semplici e addolcite da balconi verdi che si riflettevano nella piscina a sfioro.

Ambeli apartment

Un angolo di paradiso in una isola a forma di luna che mi ha regalato tante emozioni.

Il tramonto nella caldera, le cupole blu che fanno a gara con il mare e il cielo, i portoni colorati che lasciano posto ai sogni.

Santorini non è una isola qualsiasi. E’ un luogo dove l’armonia delle forme, le nuvole gonfie e liscie dello stesso colore dei muri e le piccole campane d’ottone creano una magia a cui è impossibile resistere.

Non sarà un caso se i Fenici la chiamavano Kallisti, la più bella.

 

campane di ottone nell'isola

Cupola blu e rosa

 

72 Replies to “Santorini, l’isola a forma di Luna”

  1. Santorini è unica, mi è piaciuta tantissimo e finora tra le isole che ho visitato in Grecia è la mia preferita, non per il mare ma per I colori le sue case la sua unicità

  2. Gli scatti di questo post sono da togliere il fiato… Quant’è bella la Grecia! Mi fa piacere che il turismo di massa non abbia ancora invaso quest’isola. Non ci sono mai stata ma ne ho sentito parlare molto bene, e dalle tue parole sembra un luogo da sogno, un rifugio fuori dal mondo. Io purtroppo ho le ferie soltanto ad agosto, non voglio pensare alla ressa… Ho avuto il piacere di visitare Mykonos anni fa e me ne sono innamorata, anche lì tanto blu e tantissimo bianco… Bella, bellissima! Quindi un po’ ti posso capire… sono posti che ti entrano nel cuore!

    1. Grazie Jessica, se vai ad agosto ci sarà traffico a fira e oia, poi per il resto è vivibile

  3. Sai quel detto “you had me at hello”? Ecco, tu mi hai avuta alla prima frase, e arrivata alla fine del post ti ringrazio, perché sei la prima che sia riuscita a installarmi una voglia matta di correre (anzi, volare) a Santorini. Sai quei posti di cui si parla così tanto che alla fine ti scoraggiano? Io la credevo unicamente ultraturistica, ormai, Santorini… Invece a quanto pare ci sono ancora ampi margini di spontaneità e bellezza autentica. Wow ?

    1. Una settimana vola, c’è tanto da vedere e se vuoi cammini altrimenti ti sposti in auto. Cmq è umo di quei luoghi da vedere prima che il turismo eccessivo la rovini

  4. Meraviglioso, non ho potuto fare a meno di commentare questo post! Santorini è il mio luogo del cuore, la vacanza perfetta soprattutto in bassa stagione quando i turisti ancora non sono in viaggio. Mi hai fatto venire tanta nostalgia…spero di tornarci presto!

  5. cavolo le tue foto e la descrizione mi hanno fatto venire voglia di riprendere quel sogno che avevo quando ero piu piccola: la grecia!! poi è passata o oltrepassata da altre mete….però è li. e ora rinasce!

  6. Bellissimo il tuo articolo, sembra di stare in vacanza con te, tra i mille colori e le atmosfere che hai catturato nelle tue fotografie. Un ricordo indelebile che ho di quell’isola è il bagno nel mare caldo in un punto particolare della caldera, sembravano le terme marine, meraviglioso!

    1. Santorini è un gioiellino, non ho fatto il bagno nella caldera, immagino sia stata una esperienza inconsueta

  7. Che colori!! Già dalle foto nascono sensazioni di stupore e meraviglia, figuriamoci averle vissute. Purtroppo ci possiamo spostare solo dal tardo autunno alla primavera, e non so se li a Santorini le temperature siano ideali in quel periodo, o se c’è qualcosa da fare anche per i bambini. Per questo finora non L abbiamo presa in considerazione

  8. Uno dei pochi posti dove tornerei!!!! Adoro la Grecia e soprattutto le Cicladi…. Per me ha solo un difetto…. La cucina greca mi fa impazzire e tornerei a casa con minimo 5 kg in più!!!

  9. Wow che bel tripudio di colori sgargianti! Mi fai venire voglia di estate, di mare e di spensieratezza! Santorini dev’essere proprio bella! Quasi quasi tengo d’occhio le offerte sui voli…

  10. Che meraviglia! Complimenti davvero per le foto! è da tanto che Santorini rientra nella mia wishlist, è davvero un gioiellino e le tue foto fanno venir vioglia di prenotare subito 🙂

  11. Sono stata in Grecia tantissime volte però Santorini rimane ancora un viaggio da realizzare. Vorrei andarci in primavera quando c’è meno gente ed aprire una di quelle porte che danno sul cielo. Bellissime foto Anna

  12. Le isole greche non mi hanno mai attirata, siamo stati a Creta perché avevo letto i racconti di Tabucchi e me ne ero innamorata. Ma Santorini con suo bianco e col suo blu, le cupole e i fiori, deve essere veramente una perla! conservo il tuo post! Ciao Anna un abbraccio!

  13. Bella la trovo molto tradizionale e antica,mi piacerebbe molto andarci magari quando non c’e` il caos del troppo turismo…ecco magari giugno.

  14. wow che meraviglia, ho letteralmente sognato ad occhi aperti. Ti faccio i miei complimenti per le foto che sono bellissime

  15. Che foto meravigliose Anna!!! invitano proprio a prenotare un viaggio per quest’isola! Pensa che io non ci sono mai stata, ma Santorini mi ispira molto (così come mi affascinano molto anche Paros e Creta, nonostante la Grecia in generale non mi entusiasmi particolarmente). Ti farò sapere se quest’estate riuscirò a scoprire un’isola greca.. un abbraccio!!!

  16. Un giretto qui lo farei, alla scoperta dei luoghi di “Mamma mia”…purtroppo non è un posto che fa per me, per due motivi. Troppe scale, vialetti troppo stretti e per me che sono claustrofobica e cardiopatica non è il massimo della vita. Sì, ci sono gli asinelli o la funicolare, ma non so, non penso sia la stessa cosa che muoversi a piedi. E in più è tutto bianco. A me il bianco spaventa, non chiedermi perché. Però un giretto lo farei. Per vedere anche quelle porte e finestre che si aprono nel cielo. Un sogno di libertà.

  17. Bellissimo questo post. SOno abituata a leggere di Santorini e a vedere le tipiche foto da cartolina, ma questo post è tutto diverso: è un vero viaggio nei particolari e negli angolini più belli. Mi piace quello che racconti, come lo racconti e come lo guardi attraverso l’obiettivo della macchina fotografica. Bello bello bello!

  18. Sono stata a Santorini qualche anno fa e ci tornerei molto volentieri! Ricordo i fiori, i tetti blu mare, il bianco e i profumi tipici che si respirano solo in Grecia. Mi hai fatto fare un vero flashback piacevole nei miei viaggi passati!

  19. Santorini mi ispira molto e vorrei andarci fuori dall’estate, proprio per vederla un po’ spogliata dal turismo di massa. Sai che gli asini che portano i turisti sono spesso salvati e portati in strutture dove possono essere curati? Alcuni di loro sono spesso quasi ridotti in schiavitù.

    1. Sai che mentre lo scrivevo ho pensato a te… Cmq puoi andarci, ci sono molte zone senza scale e un occhiata alla caldera è magia

  20. Io ci sono stata da piccolina, avro’ avuto forse 6 o 7 anni, ma me la ricordo benissimo, con le sue case bianche e azzurre, i muli che portavano i turisti in giro per l’isola e il caldo asfissiante. Ci ero arrivata da Creta in battello, davvero uno dei viaggi di infanzia che ricordo piu’ vividamente. Bellissime le tue foto!

  21. Quando sono andata a Creta, come mi è dispiaciuto non aver preso quella nave per Santorini! Un grosso rimpianto, una lacuna da colmare (soprattutto dopo aver visto queste foto!)

  22. Non ci sono mai stata ma con la tua descrizione è come esserci stata. Mi hai fatto venire voglia di vederla e spero di andarci il prossimo anno. Grazie Anna

  23. SANTORINI È DAVVERO UN POSTO MAGICO, CI SONO STATA DUE VOLTE MA SPERO DI RITORNARCI. DICIAMO CHE TUTTA LA GRECIA È MERAVIGLIOSA

    1. Ogni isola gteca è diversa, rodi santorini mikonos ok x me, creta invece mn mi è piaciuta particolarmente

    2. Bellissime le tue parole che descrivono in pieno la magia di quest’isola. Volevo farti notare che comunque hai confuso Fira con Oìa e viceversa. Le cupole blu sono ad Oìa e a Fira sono bianche.. il lusso più accentuato è ad Oìa e non a Fira e così via. Ci sono già stata e vorrei tanto tornarci..

      1. Grazie mille Giulia, in effetti invertito i nomi! sorry. Buona giornata e se passi per Perth fammi un drin 🙂

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