Le guide turistiche di viaggio servono ancora?

Le guide turistiche di viaggio servono ancora?

Last Updated on 2 Dicembre 2020 by latartarugavolante

Guide turistiche di viaggio, quali usare e perchè

Dieci anni fa pensavo che le guide turistiche di viaggio cartaceee sarebbero sparite.

Internet oramai ti consente di vedere, leggere, trovare informazioni su ogni luogo della terra. Cerchi un hotel costruito sopra un albero? C’è. Cerchi un luogo in cui poter vedere gli ultimi primati della terra? Esiste. Vuoi andare sulla Luna? Oggi si può. La guida turistica diventa inutile.

Guide turistiche, scritta

Quello che solo dieci anni fa pensavo fosse impossibile, esiste. E se vuoi conoscere gli orari della metropolitana di Singapore, non solo li trovi, ma puoi anche vedere le foto e, soprattutto, puoi collegarti e vedere on line quanta gente c’è in attesa ad una fermata. Insomma, oggi ovunque ti trovi riesci a sapere, vedere, conoscere, quasi in tempo reale, informazioni che nemmeno i locali conoscono. Ma…

…c’è un “ma” in tutto questo.

In un mondo sempre e continuamente connesso, in un mondo sempre così informato, viaggiare diventa ancora più prezioso e coinvolgente, perchè viaggiare ti permette di toccare con mano, di sentire profumi inusuali, vedere al di là dell’ordinario, arrivando a toccare le corde più profonde della tua anima. Ti permette di sperimentare, di scoprire, di annusare… viaggiare ti fa utilizzare tutti i sensi che abbiamo, più uno: “il senso della meraviglia”, che, rimanendo davanti ad un computer, non puoi assaporare appieno.

guide turistiche, dal pc

Per chi viaggia, internet dove e come si colloca? Spesso mi chiedo se è troppo. E’ troppo vedere con google satellite se una strada è asfaltata o no, se il meteo che ha scritto che piove, ha ragione o meno. Su internet raccogliamo le informazioni, pianifichiamo le tappe di un viaggio, le soste e perfino dove fare benzina.

Ma una cosa non è cambiata rispetto a dieci anni fa, almeno per me: le guide turistiche cartacee.

 io al mare con la guida

 

Per me viaggiare è comprarmi una guida di viaggio. Anche io raccolgo informazioni su internet, leggo di tutto e di più, ma la guida rimane la guida.

Sentirla, vederla, toccarla, poterla sottolineare, fare anche le pieghe in alcune pagine (so che qualcuno inorridisce davanti alle pieghe dei libri!), metterci i post-it colorati dei luoghi imperdibili. Ma ciò che più amo è al ritorno, perchè durante il viaggio la guida vive con me le esperienze, raccoglie i miei appunti, ritorna dal viaggio stropicciata, come i miei capelli. E dopo anni, quando la riprendo, la vedo ingiallita, invecchiata ma racconta di quanto ho vissuto quel viaggio.

Mai fatto un viaggio senza una guida turistica cartacea, e soprattutto, mai comprata la guida prima dei biglietti aerei!

Eh si, questa è una mia fissa. Le poche volte che ho comprato la guida turistica prima del biglietto aereo, non sono partita, per vari motivi. Una volta è scoppiato il vulcano che era silente da 400 anni, “avrà sicuramente voluto dirmi qualcosa, se dopo 400 anni è esploso e ha bloccato l’intera Europa“, mi sono detta, così non sono più partita! Una volta mi hanno cancellato le ferie, probabilmente, ho pensato, quel viaggio non mi sarebbe piaciuto.

Così da quelle volte, il mio iter è:

  • sogno il viaggio
  • mi informo su internet, ma senza esagerare
  • compro i biglietti aerei
  • finalmente compro la guida cartacea
  • poi tutto il resto

Credo di non essere l’unica a usare le guide turistiche cartacee, perchè ce ne sono sempre di più, ristampe, nuovi editori… avere fra le mani il libro di carta, le informazioni, gli aneddoti, la storia di un paese piace a tanti, nonostante internet abbia tutto!

la lettura di guide

Possiamo scaricarci le guide turistiche online, scaricarci le mappe, caricare il viaggio su una delle tante app, ma le nostre amate guide turistiche cartacee avranno sempre un posto da protagonista nel viaggio… almeno nel mio!

Fra tutte le guide turistiche esistenti, ho ulizzato per anni le Lonely Planet, anche se viaggio dopo viaggio, mi deludevano. Quante volte mi indicava “posti incredibili” che poi nella realtà risultavano anonimi. Così ho iniziato a prendere Le Routard, ma la mappa mentale utilizzata da Routard non mi ha mai convinto tanto. Ho preso anche le Rough Guides, belle e facili da consultare, ma non mi sono piaciute per gli Stati Uniti, così sono ritornata alla Lonely Planet. Per alcune zone del mondo, meno conosciute, ho scoperto nuovi autori inglesi e le Bradt sempre in inglese (per alcune mete non sono state ancora tradotte in italiano).

Un consiglio: non esiste la guida ideale che piaccia a tutti e per tutti i paesi del mondo. Affezionarsi ad un autore può non essere la scelta ideale, alcune guide sono perfette per il SudAmerica ma non lo sono per l’Africa. Quindi prima di scegliere, date un occhiata in giro e poi acquistatela.

le mie guide di viaggio

Quali sono le migliori guide turistiche cartacee, secondo me?

Premetto che ognuno viaggia in modo diverso, perciò anche i gusti sulle guide turistiche rifletteranno il nostro modo di viaggiare. Queste sono quelle che ho sperimentato e per le quali posso dare il mio parere:

Lonely Planet

le mie preferite, anche perchè ricoprono l’intero mondo. Non solo raccontano la storia del paese, inseriscono itinerari più o meno noti, raccontano aneddoti e curiosità sui luoghi ma, forniscono anche informazioni pratiche su dove dormire, dove mangiare e come arrivare in un posto. Per alcuni viaggi on the road tendono a preferire le mete tradizionali, tralasciando paesini invece molto caratteristici. A volte sono un po’ troppo spesse (mezzo bagaglio a mano è per loro), ma possono sempre essere utilizzate come “cuscino”!

guide turistiche, lonely planet

 

Bradt

Altra guida che ho utilizzato ultimamente in lingua inglese (ce ne sono anche in italiano), è una guida semplice, ma racconta nel dettaglio le strade da percorrere. L’ho trovata molto utile per il mio viaggio in Malawi e Zambia. E’ una guida più pratica, va direttamente al punto, costano un po’ meno delle Lonely. Hilary Bradt scrisse la sua prima guida 40 anni fa, mentre navigava sul rio delle Amazzoni, assieme al marito. Da allora queste guide sono diventate sinonimo di qualità e sono contraddistinte per affrontare temi e paesi inusuali e avventurosi. Le Bradt sono consigliate per chi ama approfondire aspetti di un viaggio, dalla storia dei palazzi fino ai dettagli sulla vita animale di una riserva rispetto ad un altra.

guide turistiche marco polo, singapore

 

Rough Guides

Guide nate negli inizi anni ’80 da un gruppo di giovani inglesi, il cui motto è “Tell it like it is“. A metà strada fra le Lonely e le Routard, queste guide sono più particolareggiate. Per ogni zona c’è una piantina, così da poter scovare anche posti nascosti. Propongono posti da dormire un po’ più economici rispetto alle Lonely Planet degli ultimi anni. La parte più bella di queste guide sono i commenti dei “locali”, ovvero gente del posto che consiglia zone o eventi.

guide turistiche, rough guide bali

 

Le Routard

sono le guide famose per il logo dell’ “hippy” con lo zaino sulla spalle. Nascono negli anni settanta in Francia, grazie alla passione per i viaggi di Philippe Gloaguen. Utilissime per viaggi on the road, con consigli su come risparmiare e viaggiare low cost. Personalmente non mi piacciono tanto, non è molto chiaro “navigare” nelle sue pagine. Le trovo comunque molto utili per viaggi all’insegna del risparmio e del divertimento, ma con un occhio anche al rispetto per l’ambiente.

Guide turistiche, pagine di Routard

Footprint

Una collana di guide scritte da esperti. Le guide Footprint nascono nel 1924 con la pubblicazione sul SudAmerica. Nel tempo si sono rinnovate fino a specializzarsi in Handbook soprattutto sull’America Latina e i Caraibi. Proprio per la loro specializzazione, le loro guide sono ottime e forniscono informazioni di viaggio molto accurate, precise e ricche di luoghi che non sono riportate in nessun altra guida. Sono il Top per viaggi nel SudAmerica.

 

Footprint Brasile

Cartoville del Touring Club Italiano

sono le guide nate dalle vecchie edizioni del Touring Club (le guide Blu del TCI e le Key Guide del TCI)  completamente rinnovate. Non sono molto note perchè non coprono l’intero mondo, ad oggi sono circa 120 i paesi catalogati, ma sono una buona alternativa soprattutto per chi vuole visitare le città. All’interno infatti della guida ci sono molte cartine, con riportati i monumenti, i ristoranti e altri luoghi di interesse. Utili anche perchè tascabili, comode da portare con se. Sono guide dedicate soprattutto alle città.

Guide turistiche, old TCI

Guide Verdi del Touring Club Italiano

Il Touring Club è famoso proprio per queste guide, le guide Verdi, dove si trovano sia informazioni pratiche per muoversi sia dove dormire o mangiare. Sono scritte molto bene, essenziali, utili per avere un’idea di massima della località. Per me sono il ricordo di mio papà, che le raccoglieva sulle Regioni Italiane, così come hobby.

Marco Polo

le guide Marco Polo vantano anni di esperienza e nel tempo si sono rinnovate, cercando di rispondere anche ai viaggiatori più esigenti. Le guide sono abbastanza comode, scritte molto bene con tutte le informazioni sul paese, itinerari e curiosità. La pecca è che non coprono tutti i posti da visitare e sono un po’ superficiali quando si tratta di guida di un paese, sono ottime invece per le specifiche città.

marco polo, singapore

Su MarcoPolo trovate anche la mia intervista .

***Traveler National Geographic

queste più che guide sono veri e propri libri. Sfogliarli è come viaggiare, grazie alla qualità delle immagini che vengono scelte. Sono meno precise in termini di itinerari o informazioni pratiche, ma per chi è indeciso su una meta, sono eccezionali. Molto interessanti gli approfondimenti che mettono in risalto caratteristiche particolari o racconti di un luogo. Ce ne sono per ogni gusto, date un occhiata al loro sito National Geographic.

***BBC Books

Anche questa collana non si può definire una vera e propria guida viaggi, ma piuttosto raccolta di fotografie, immagini che raccontano perfettamente luoghi nella terra da visitare. Sono riportate solo alcune informazioni di base, ma per chi è alla ricerca di un viaggio o semplicemente per chi vuole anche solo viaggiare con la mente, sono ottime.

 

le bbc books

 

In estrema sintesi, andate in una bella libreria, avete presente quelle librerie che si trovano nei palazzi storici? Quelle dove si entra quasi senza respirare, tanto sembra di disturbare. Le librerie con gli scaffali di legno, con i soffitti alti e con il pavimento che scricchiola. Prendetevi tutto il tempo per leggere, sfogliare le diverse guide turistiche… alla fine troverete quella che vi farà sentire già in viaggio, quella che, al solo girare le pagine, non vedete l’ora di essere già in volo!

E voi che idea avete sulle guide turistiche cartacee?

Le utilizzate o preferite scaricarvi app sul cellulare? Fatemi sapere … dimmi che guida hai e ti dirò chi sei

 

 

81 Replies to “Le guide turistiche di viaggio servono ancora?”

  1. Io ho tante guide turistiche del Italia e Germania sono anziana e non posso più viaggiare,cosa me ne faccio devo buttarle ? Vivo in Toscana
    Grazie

    1. Cara Gisela, anche io ho tante guide, alcune anche vecchie. Ma non le butterei mai via. Mi piace rileggerle, sfogliarle. Per me è come rivivere il viaggio e sognare di viaggi nuovi da fare. Quindi il mio consiglio è di prenderle, sfogliarle lentamente e immaginare di essere li, proprio in quella piazza, in quella via, risentire i profumi del pane fresco o dei fiori sui balconi. E perchè no, organizzare un viaggio in Italia, magari assieme a qualche amica e se non è fattibile, non importa, anche il solo organizzarlo è già un mezzo viaggio. Buona vita Gisela 🙂 e chissà di incontrarci un giorno in Toscana.

  2. Ciao Anna! Anch’io dieci anni fa la pensavo come te, non vedevo un futuro brillante per le guide di viaggio e le pubblicazioni turistiche in generale. Invece mi sono dovuta ricredere, nessuna tecnologia è in grado di ricreare la sensazione che ti può dare una guida cartacea. Sottolinearla, riempirla di note e consultarla mentre sei in viaggio sono tutte attività che per me sono parti fondamentali del viaggio stesso. Me ne sono resa conto quando per la mancanza di disponibilità ho dovuto comprare una guida su Kindle per la Namibia. Non è per niente uguale! All’elenco delle tue guide io aggiungerei per l’Italia le guide rosse del Touring Club, io ne ho una vera e propria passione!

    1. grazie Raffaella per il commento, e grazie per la precisazione delle guide rosse, in effetti esitono, ma io usavo le verdi! grazie ancora

  3. Sono perfettamente d’accordo con te, le guide sono un ottimo punto di partenza di arrivo, nel senso che io parto da quelle per farmi ispirare, poi approfondisco online, ma per segnarmi quello che voglio vedere ovviamente le porto con me… e al ritorno sono ancora più ricche con anche gli appunti del viaggio 🙂 io fan delle Routard!

  4. Sono pienamente d’accordo con te.
    Per me organizzare un viaggio E’ comprare una guida.
    Io mi affido sempre alle Lonely Planet, sicuramente hanno dei difetti, ma mi piacciono come sono fatte, credo che si possano trovare le informazioni generali utili per organizzare un viaggio.
    Poi per le cose più particolari, le attrazioni più originali uso sempre internet, ma non in maniera ossessiva. Principalmente mi piace molto leggere i diari di viaggio, gli articoli di travel blogger, e trovare recensioni su Tripadvisor.
    E comunque la Lonely Planet non deve mai mancare in viaggio, anche se pesa 10 kg!?

  5. Come quando studiavo in università. Ho sempre preferito il cartaceo al digitale, perché più palpabile, più personalizzabile, più “da fare tuo”. Un viaggio non è viaggio senza la mia routard.

  6. Anch’io non parto mai senza una guida cartacea, a volte anche due. Compro sempre le lonely planet e magari una seconda con qualche foto in più. Ma la carta continua a piacermi! L’unica cosa che è cambiata con internet è che come te ora le compro solo dopo aver deciso il viaggio, le prime informazioni le prendo online.

  7. Sottoscrivo ogni tua parola e ogni tuo pensiero sulle guide. Io non potrei stare senza, ma a differenza tua le acquisto prima di prenotare il viaggio.
    Per il tipo di vacanza che prediligo io, uso le guide di Süddeutsche Zeitung oppure da poco ho scoperto le Monocle. Trattano temi come hospitality, design e food.

  8. Io ho scritto in passato un post praticamente identico, anche per me la guida cartacea, rigorosamente acquistata dopo il biglietto aereo, è un must! Non c’è viaggio senza. La mia prenferita? dipende dalla destinazione, ma uno sguardo alla Lonely lo butto sempre, perchè per alcune cose mi piace molto.

    1. Grazie Sandra, da viaggiatrici credo sia normale pensare alla necessità o meno di guide. lo leggerò con piacere, magari scoprirò guide nuove!

  9. Il tuo rapporto con internet e guide rispecchia esattamente il mio…Guai non avere una o più guide cartacee! E anche io faccio le pieghe alle pagine!!Ero fedelissima Lonely Planet, ultimamente ho avuto quando delusione, quindi per la prossima meta proverò di sicuro una delle guide da te suggerite!

  10. Anch’io adoro le guide cartacee e faccio fatica a partire senza. Se mi concedo solo un weekend in una citta’ a volte le prendo in prestito in biblioteca, un’ottima soluzione per farsi un’idea su una meta prima di procedere con l’acquisto vero e proprio. Hai fatto davvero un’ottima carrellata sulle varie guide disponibili: mi permetto di aggiungere che le Routard sono ottime per i Paesi francofoni, e le Bradt sono effettivamente le uniche ad approfondire certe aeree del mondo. Ma le Lonely Planet rimangono sempre un’ottima soluzione.

  11. Assolutamente d’aaccordo con te! Anche se ormai in internet si trova tutto e forse anche info più aggiornate rispetto al cartaceo per me avere una guida in mano è un must di ogni viaggio. E poi vuoi mettere la gioia di poter sottolineare, scrivere etc…

  12. Per me sono tutt’ora essenziali! Le tengo sul comodino prima dei viaggi e le porto con me , sempre più di una. Internet è comodo e fornisce diverse informazioni ma la guida è un must, raccoglie la maggior parte delle informazioni che servono

  13. Apprezzo la tecnologia e, ormai, non potrei vivere senza. Eppure l’odore della carta è insostituibile. Preferisco consultare le guide e internet prima della partenza e poi mi affido all’intuito e alla gente del posto, oppure chiedo ad altri viaggiatori.

  14. Sarò “vecchia”, ma io senza la guida cartacea non parto. Le acquisto sempre, prima di ogni viaggio, per studiare l’itinerario, appuntare cose da fare, da vedere, indirizzi. Per me è una cosa fondamentale. Amo le Lonely Planet, perché sono pocket, ma ben scritte e ben approfondite.

  15. Anche io come te non so resistere al fascino della guida di carta. Spesso ne compro più di una: la prima con molte foto e le cartine, la seconda con molto testo. Ma le mie preferite in assoluto sono quelle della Newton Compton 101 cose da fare almeno una volta nella vita: non hanno foto (ma solo un disegnino smilzo) ma ti danno 101 suggerimenti per esperienze e punti di vista della città inediti. Da qui la mia decisione di aprire un blog per raccontare 101 cose da fare a Bergamo almeno una volta nella vita. 🙂

  16. Hai proprio ragione!!! Le guide turistiche cartacee sono le guide turistiche cartacee…e anche io non ne posso fare a meno. Viaggiando molto per l’Italia mi capita più che altro di acquistarle nei posti che visito. Solitamente mi affido alla Lonely Planet ma devo confessare che spesso non mi sono trovata bene con i loro consigli…

  17. Siiii, io le compro ancora!! Anzi, le prendo in biblioteca e poi integro il tutto con le ricerche su internet. La prima volta in un luogo, assolutamente è da fare con una guida cartacea, poi se ritorno nei vari luoghi oppure incomincio a conoscere la città abbastanza bene (vedi le gite fuori porta), mi affido più ad internet per trovare dei percorsi un pò più originali. Ad es. lo scorso maggio sono ritornata nelle Marche e sono andata alla ricerca della street art di Ancona: un percorso scoperto per caso via internet e che le guide non segnavano!

  18. Sono d’accordo con te, la guida cartacea sempre e comunque; le mie preferite sono quelle del Touring, perchè non hanno riferimenti a ristoranti e alberghi, ma solo luoghi da visitare. Gli alberghi li trovo da sola, ma le due palle di un luogo da visitare, solo la Touring! XD

  19. Il mio iter è proprio come il tuo 🙂 Anche io come te solo dopo aver comprato i biglietti aerei compro la guida, spesso della Lonely Planet, con cui mi trovo molto bene 🙂

  20. io non parto senza guide turistiche. prima le compravo sempre cartacee e ormai ho la libreria piena. da quest’anno invece la svolta, le compro in PDF. stando via parecchi mesi e girando per diversi paesi portarsi dietro tutte le guide è una cosa infattibile!

    1. Si hai ragione… Se giri parecchio è impossibile portarle via tutte. Ma un pezzo di carta me lo porto cmq

  21. Io personalmente sono per la guida cartacea….. tra l’altro alla fine rimane anche un bellissimo ricordo della vacanza…. io le colleziono

  22. Sono d’accordo con te sul valore della guida, seguo lo stesso iter dall’ideazione del viaggio alla partenza! Sono fedele alla Lonely Planet (non senza averne provate altre, in passato adoravo le guide visuali Mondadori, con la cartina del quartiere e tutti i luoghi indicati e spiegati), però potrebbero risparmiarsi la sezione ristoranti e alloggi… per quello ormai ci vuole internet. Sarei curiosissima di leggere la loro guida “Mondo” per vedere cos’hanno selezionato 🙂

  23. Io solitamente quando pianifico un viaggio mi
    Informo su internet … se mi serve una guida la prendo in biblioteca sempre prima di partire per studiarmi un po’ l’intinerario … ma sicuramente proverò ad utilizzare alcune guide che non conoscevo prima di questo post ! Grazie mille

    1. Jessica, fai bene a studiare l’itinerario prima, ma poi quando sei la come fai? io non riesco a ricordare tutto, ecco perchè ho la mia fedele compagna

  24. Sono d’accordo con te: la guida cartacea è una compagna di viaggio ancora insostituibile. Puoi trovare tutto su internet, ma metti che nel bel mezzo del deserto non c’è campo?! 😀

    1. Ah già hai ragione Rita, se sei nel deserto e non sai che animale è quello davanti a te, se non hai camppo come fai? A parte gli scherzi, concordo appieno con te.

  25. Onestamente per i miei viaggi ( l’ultimo a luglio ) ho deciso di comprare una guida turistica mettendo da parte telefoni e video che la sostituiscono.

  26. A me succede lo stesso con le guide: se le compro del biglietto aereo non parto più! Non sai da quanti anni ormai ho le guide di Iran e Balcani Occidentali a prendere polvere… Le mie preferite sono Lonely Planet e Rough Guide, ma per alcune destinazioni sono meglio le prime, per altre le seconde. Ultimamente ho salvato tutte le guide sull’e-reader, ma mi sono accorta che cartacee – nonostante le maledizioni per il peso da portare! – le sfoglio e approfondisco molto di più

    1. Graize Paola per essere passata. anche io avevo provato con le e-book ma, come te, leggo molto di più con quelle cartacee.

  27. Per me le Lonely Planet funzionano molto bene per l’Asia, perché gli anglofoni sono viaggiatori per tradizione da quelle parti. Già nel Mediterraneo e nei Balcani (che sono posti nei quali è facile e bello conoscere gente del posto) trovi dei punti di vista un po’ bizzarri e talvolta “terroristici”. O forse è il mondo che è cambiato e si è obbligati a mettere disclaimer dappertutto, per evitare contenziosi… Comunque, ho provato anche Routard, Rough, Touring ma, alla fine, tendo a tornare sulle LP. 😉

  28. Ultimamente ho abbandonato le Lonely Planet a favore delle guide Marco Polo e delle Cartoville, anche se spesso il problema è quello delle informazioni non sempre aggiornatissime: a volte infatti mi è successo di cercare un locale o un negozio segnalato su una guida, per poi scoprire che nel frattempo aveva chiuso. Quindi di solito faccio un mix tra il cartaceo e internet.
    Nemmeno io compro più la guida prima di partire perché le due volte che l’ho fatto ho dovuto cancellare il viaggio!

  29. Io continuo a comprare le guide cartacee, anche se internet e i blog nello specifico mi danno un sacco di informazioni. Prima di partire la mia Lonely Planet la compro sempre

  30. “Viaggiare ti fa utilizzare tutti i sensi che abbiamo, più uno: “il senso della meraviglia”, che, rimanendo davanti ad un computer, non puoi assaporare appieno”.. Quanto amo questa tua frase! Riassume il senso importantissimo dell’esperienza del viaggio, e rispecchia proprio il mio pensiero al riguardo. Anche io, come te, sono molto affezionata alle guide di viaggio cartacee! Adoro poterle toccare, annusare, sottolineare, infilare tra le pagine scontrini, foglietti, segnalibri.. Sono una parte fondamentale di ogni mio tour in giro per il mondo, e non potrei mai separarmene. Tra l’altro, hai citato proprio le mie preferite <3 Bellissimo articolo!

  31. Devo ammettere che eseguo i tuoi stessi step. Prima, insieme alle amiche di viaggio, scelgo la meta (insieme all’albergo e al volo), poi cerchiamo su internet i posti più belli da visitare (e quelli un po’ più di nicchia) e una volta scritto i luoghi di interesse prendiamo in biblioteca la guida cartacea, in modo tale che, una volta sul luogo, possiamo leggere quello che stiamo guardando senza avere il telefonino in mano (che magari usiamo per scattare delle fotografie). La guida cartacea per me è fondamentale. Nella compagnia c’è un’amica che fa sempre da Cicerone, lei prende la guida e la legge. Ed è un momento bellissimo e importante per i miei viaggi.

  32. internet è una miniera preziosa di informazioni ed è la prima fonta che consulto prima di programmare un viaggio: esperienze, diari di viaggio, etc.. ma nulla può sostituire il piacere e l’utilità di avere una guida cartacea. Noi le collezioniamo e ci piace sfogliarle anche a distanza di tempo per ricordare emozioni che solo le pagine possono darti 😉

  33. Sono d’accordo con te: avere la guida in mano invece che un asettico schermo di smartphone in viaggio è tutta un’altra cosa. Anche io le collezioni, e quando mi ritrovo a sfogliarle è sempre un tuffo al cuore.

  34. probabilmente basterebbe lo smarphone o qualsiasi collegamento al web, ma io personalmente le AMO e non ci rinuncio
    anche a costo di comprarle e non usarle!

  35. Come te Anna non posso farne a meno. Posso dire che in un certo senso le colleziono! Ti segnalo le guide di ViaggiAutori che ho utilizzato per il mio tour in Scozia. Sono scritte da travelblogger e viaggiatori molto esperti e offrono un taglio pratico utilissimo durante il viaggio! Un abbraccio!

    1. Grazie Silvia per aver letto il posto. Grazie per la segnalazione,quando diventeranno più complete, aggiornerò il post 🙂

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