Come ci si saluta? Conoscere i modi di salutarsi, per sentirsi parte del mondo

Come ci si saluta? Conoscere i modi di salutarsi, per sentirsi parte del mondo

Last Updated on 27 Febbraio 2019 by latartarugavolante

Possiamo studiare tutte le lingue del mondo, possiamo attraversare tutti i continenti, ma, solo fermandoci in un paese possiamo capire veramente come si saluta. Non è semplicemente imparando a dire ciao, hello o moni che entriamo in contatto con le persone, ma è imparando come in quel paese ci si saluta veramente, che possiamo dire di iniziare a conoscere quel paese.

L’ho capito vivendo in Australia.

Le prime volte che sono atterrata in questo grandissimo continente, non mi ero mai posta questo problema, o meglio, non ci pensavo affatto. Sapevo dire hello e mi bastava. Poi, sono arrivata qui con valigie piene di vestiti, scatole di piatti e cianfrusaglie varie, insomma, mi sono “accasata” e ho iniziato a vivere da australiana. Ecco allora i primi inviti a cena, i primi regali di Natale e le prime feste nazionali.

Saluto fra pappagalli bianchi

E qui mi sono scontrata, anzi, ho quasi baciato sulla bocca, il mio “amico” John davanti a sua moglie e…

…ho capito come siamo diversi anche nel “saluto”.

Siamo stati invitati a cena da John. Arriviamo a casa sua e Jane, la moglie, ci apre la porta. Ah, nota che qui le case non hanno i campanelli, quindi si bussa sperando che chi è dentro senta il toc toc. John arriva trafelato, stava finendo di sistemare il tetto della pergola, e ci dice sorridendo “Hello, how’s gone? (ciao, come state)” e scatta il momento del saluto.

Gli do la mano e vado verso la sua guancia sinistra e lui, verso la mia destra e così le nostre labbra si scontrano. Divento rossa, pure lui, invertiamo le guance ma peggio. Alla terza volta finalmente ce la facciamo. Siamo riusciti a baciarci sulle guance! Ma io continuo, sono solita dare due baci e lui si ferma. Ero imbarazzata, mi sentivo una stalker

E’ più lunga da dire che da fare. In sostanza, noi italiani siamo soliti dare due baci sulle guance, loro, solo uno edalla parte opposta alla nostra.

saluto fra pappagalli neri 

Come si saluta in giro per il mondo

Questa fatto mi ha incuriosito, così ho iniziato a pensare a come avevo salutato le persone che avevo conosciuto in Brasile o quelle a Copenaghen o ancora in America… e alla fine ho capito che, anche il modo di salutarsi, è un linguaggio, ed impararlo è un modo per sentirsi parte di quel paese, non semplicemente un turista.

I paesi più tradizionali

Stati Uniti, non c’è tempo per i baci, una stretta di mano veloce e al massimo, un occhiolino da parte dell’uomo, se gradisce la donna . Se si è amici, fra uomini, è abitudine toccarsi con le mani “strette a pugno”.

Brasile, anche se non si conosce bene la persona, si usa abbracciarsi e darsi un bacio sulla guancia, uomini e donne, vecchi e giovani, turisti e non. Saluto molto caloroso, ti senti a casa.

Cina, in ambienti formali e tradizionali, si usa l’inchino con occhi chiusi (più è profondo l’inchino e più importante è la persona), ma comunemente si usa la stretta semplice di mano. Noi ci inchinavamo sempre… elevato rischio di “capocciate”.

Francia, ci si bacia sulle guance, la cosiddetta “bise”, ma di baci se ne danno tre, anche quattro e ben cinque in Corsica,  sempre partendo da sinistra per prima.

SudAfrica per salutarsi si usano le entrambe le mani, una sopra l’altra, effetto “panino”, soprattutto se ci si conosce. Gli anziani lo accompagnano anche con un cenno del capo.

il saluto dei gabbiani

… e quelli più “curiosi”

Botswana, qui il saluto è complesso. Si allunga il braccio destro e con la mano sinistra si tocca il gomito destro; quindi ci si da la mano, incrociando prima i pollici e poi il dorso. Abbiamo impiegato tutto il viaggio di 3 settimane, prima di riuscirci 

Emirati Arabi, a Dubai o Abu Dhabi, abbiamo visto uomini salutarsi toccandosi prima il petto, poi la bocca e infine la fronte, una gestualità profonda, che significa “ti do il cuore, la mia anima e il mio pensiero”. In generale, negli Emirati non si usa baciarsi, soprattutto se di sesso opposto. Noi usavamo dare semplicemente la mano.

Hawaii, il famoso ciao “Haloa ” con il gesto detto shaka, ovvero il braccio alzato in alto, con il pollice che indica la bocca, il mignolo in aria e le altre dita chiuse. E’ un saluto fra amici, si vede spesso nelle isole Hawaii. Con i turisti, si usa la classica stretta di mano.

India, usano salutarsi con le mani poste a mo’ di preghiera, si inclina la testa in avanti e si dice “namaste”, ovvero “saluti all’essere superiore che risiede in te”.

Malesia non ci si bacia, si usano le mani. In particolare, si uniscono le mani e si sfiorano le dita dell’altra persona, poi si portano le mani al petto, come dire ” ti saluto dal profondo del cuore” . Bellissimo, molto dolce come saluto.

Nuova Zelanda, qui in Australia abbiamo un amico “maori” simpaticissimo e mi diverto ogni volta a salutarlo nel suo modo: ci si tocca con il naso e con la fronte contemporaneamente. Secondo lui è un modo per sentirsi “la febbre” .

 

il saluto alla roccia

Queste sono le usanze, in giro per il mondo, che abbiamo visto e quelle che mi hanno colpito, perchè diverse, perchè raccontano qualcosa di differente.

In effetti, anche noi italiani, a volte, usiamo dare semplicemente la mano, altre ancora diamo due baci, altre volte anche tre baci e altre ancora, non facciamo nulla. Il nostro modo di salutare una persona racconta molto di più di quello che diciamo, racconta cosa proviamo, come stiamo in quel momento, cosa pensiamo di quella persona.

Racconta se quello è il ragazzo che ci piace, ecco allora le mani sudate, tremolio e le frasi sceme che escono, senza rendercene conto, dalla nostra bocca.

Se ci pensiamo, è proprio quel saluto, quell’attimo che ci fa anche capire se quella persona ci va o non ci va. Il famoso “a pelle mi va”. E’ esattamente il momento del saluto che racconta di noi, che ti fa capire se una persona è simpatica, timida o se ha una brutta giornata. Dal tono della nostra voce, dai gesti, dalla forza o meno che usiamo per stringere la mano, ogni piccolo segnale è un messaggio, inconsapevole, che lanciamo a chi ci è di fronte. Questo messaggio che dura un secondo, un minuto, è qualcosa di prezioso a cui spesso non diamo peso.

Tutto questo, per un semplice saluto.

Saluto e via? Saluto e bacio? Bacio, saluto e abbraccio? Tre modi diversi, tre sentimenti diversi, ma tutti dicono CIAO.

E voi, come salutate le persone? Avete imparato usi strani in giro per il mondo? Se vi va, raccontatemeli nei commenti

saluto al canguro

 

Se volete scoprire altre particolarità culturali nel Mondo, date un occhiata alle Destinazioni su @momondo.

Pur viaggiando spesso possiamo entrare in contatto con abitudini “strane”, diverse da come le conosciamo noi, come il Saluto nel mio caso.

E ogni volta è una sorpresa, questo è il bello di essere cittadini del Mondo.

 

29 Replies to “Come ci si saluta? Conoscere i modi di salutarsi, per sentirsi parte del mondo”

  1. Interessante questo articolo! Per fortuna che i turisti sono ‘graziati’ se sbagliano. Mi piace molto il fatto che in alcune culture il saluto abbia un significato profondo…Grazie, un bellissimo post.

  2. È un argomento molto affascinante e che mi incuriosisce parecchio! Io ho esperienza dei saluti in Giappone, dove vige un’etichetta piuttosto rigida se non sei in confidenza con l’altra persona. Diciamo che i turisti sono “graziati” e basta che facciano un lieve inchino con il capo, mentre in ambito lavorativo i gradi dell’inchino sono direttamente proporzionali al divario di gerarchia tra te e il tuo interlocutore. Se ti è superiore per grado devi inchinarti di più e viceversa. Mai stretta di mano, lì si evita il contatto fisico.
    Tra amici invece basta un cenno, ma non c’è l’usanza di baciarsi sulle guance.

  3. Post interessantissimo! Mi fa venire in mente la “brutta figura” che feci in Portogallo con la madre del ragazzo portoghese che ci ospitava, la quale rimase perplessa quando al momento di presentarsi le strinsi la mano. Il figlio poi mi disse che lì non usa, ma ormai era tardi.
    Un saluto particolare che ho scoperto in Perù sull’isola di Taquile, lago Titicaca:gli uomini vanno sempre in giro con una borsina che contiene foglie di coca e quando ai incontrano nel saluto si scambiano un po’ di foglie. Bizzarro, no?

  4. Che figo il saluto botswano 😀 il mio compagno ha vissuto un anno in NZ e salutava così i suoi colleghi e la sua capa maori, all’inizio è stato imbarazzante, ma poi si è abituato. In Germania invece ci si abbraccia, niente bacetti. Qua in Ungheria dipende dal grado di confidenza, io in realtà bacio sempre tutti e a parte rari casi non ho mai avuto problemi.

  5. Che articolo intelligente, mi piace moltissimo! Brava, il mondo è improvvisamente un po’ più piccolo e alla portata di tutti <3

  6. Bello questo post! A Dubai, pur avendoci vissuto vari mesi, non ho mai fatto caso peró al rituale del saluto tra gli uomini sai?Il naso e naso in Nuova Zelanda l´ho fatto per tutto il tempo con i miei amici in viaggio!

  7. Il modo di salutare dice moltissimo di noi. Unica precisazione se posso. ‘Namaste’ significa ‘saluti all’essere superiore che risiede in te’ che ha un significato molto più profondo. Però interessante leggere dei vari modi di salutarsi.

    1. Grazie Sofia per la precisazione, provvederò a correggere il significato… anche perchè, come dici tu, è molto più profondo!

  8. Anna, mi hai fatto sorridere come sempre! pensa che a me è capitato anche un paio di volte tra italiani di trovare qualcuno che per salutarti sulla guancia sbaglia lato… fortuna che al massimo ci siamo scotrati con il naso!! e poi non parliamo di quando incontri quelle persone che sono soliti dare i tre baci…

  9. L’inizio del post è davvero esilarante, ho immaginato la scena 🙂
    Mi piace molto il saluto Maori ma il mio preferito rimane il Namaste… sono di parte. Grazie a questo post ho scoperto il nome di un saluto che vedo spesso anche in Italia, Shaka, fatto dai giovani.

  10. Sorrido mentre leggo questo tuo interessante articolo. Mi consolo di non essere la sola a mirare la guancia sinistra! Anche qui in Spagna ci si saluta con i due baci, ma in senso opposto al nostro. Quindi puoi ben immaginare gli incidenti se non mi concentro al momento del saluto! Altra curiosità spagnola, quando si viene presentati tra uomini ci si dà la mano, ma tra uomo e donna ci si bacia. La donna non dà la mano, a me tuttora sembra stranissimo!

  11. Questo articolo è stupendo!
    Io ho notato che ho problemi anche solo con i siciliani! ahah
    Lì si usa dare un solo bacio sulla guancia, oltretutto partendo da destra. Ogni volta rischio di baciare tutti, proprio come te.

  12. Capisco perfettamente il tuo imbarazzo, sai quante vole e’ capitato anche a me! Non ci facciamo troppo caso e poi basta una situazione come quella ce hai vissuto tu per scatenare la curiosita’ e renderci piu’ attenti a gesti che magari possono sembrare banali o scontati. Grazie a te ho scoperto che ci sono molti piu’ saluti di quanto immaginassi e sono sicura che da oggi in poi anche io saro’ piu’ attenta a questo aspetto quando saro’ in viaggio. Chissa’ che non riesca a scoprire qualche saluto particolare anche io! Ti faro’ sicuramente sapere! ?

  13. ma dai quante ne sai !!! che bello leggerti scoprire nuovi saluti ! Mi è appena successo in America! io davo due baci sulle guancie e loro invece davano uno ma dalla parte opposta di noi … insomam un casino! per fortuna che erano amici e parenti ma sempre un po di imbarazzo c’era!

  14. Leggerti mi ha aperto gli occhi sulla vera profondità di un saluto… sicuramente il saluto usato in Botswana non è proprio comodo ma quello degli emirati mi piace molto perché è profondo secondo me… non ho capito questa cosa che in Australia non esistono campanelli… ma che stranezza!!! ??

    1. eh già, molto strano. Le case qui non hanno i campanelli (se non rarissimi casi) e non hanno il nome, solo numero civico.

  15. In Inghilterra tra amici ci si bacia e abbraccia, ma non ho ancora capito bene le regole su come quantificare il livello di amicizia e quindi di contatto fisico… quello che però mi ha traumatizzata è quanto siano sbrigativi i saluti dopo un incontro: noi italiani ci salutiamo, quindi ci accompagnamo alla macchina o alla fermata del bus e poi ci salutiamo ancora… gli inglesi dopo il primo “bye” spariscono di colpo!

  16. Che bel post! Davvero!
    Io non sono stata in molti posti in giro per il mondo, ma ho conosciuto tante persone arrivare da ogni parte del mondo e mi è capitato per lavoro di trovarmi nella situazione di non sapere come muovermi coi saluti e coi gesti.
    Ma la cosa divertente che vorrei raccontare è del dubbio 2 o 3 baci… Io sono milanese di nascita ma vivo a Bergamo e qui c’è l’usanza da alcuni anni di darsi 3 baci al saluto. Ecco, io ho imparato a dire “2 baci” ridendo, così sanno che non proseguirò col terzo… 🙂

    1. grande idea… lo farò anche qui, diro Two Kisses, se mi capiscono! oppure rimango a uno, ma mi sembra brutto 🙂

  17. Articolo simpatico… effettivamente non esiste un solo modo per salutare…
    Brava e complimenti per il tuo blob. Luisa.

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