Al mare con mamma: come sopravvivere. Un insolito viaggio a Rodi.

Al mare con mamma: come sopravvivere. Un insolito viaggio a Rodi.

Last Updated on 18 Febbraio 2020 by latartarugavolante

Al mare con la mamma? Come sopravvivere e divertirsi.

Un viaggio a Rodi da ricordare, in tutti i sensi.

Dopo oltre trent’anni mi ritrovo seduta su un sedile di un aereo e al mio fianco non c’è mio marito, ma mia mamma!

“Una settimana al mare con mamma da sola? Ma sei pazza?”. Queste sono state le parole di mia sorella, mio marito, mio cognato, le mie amiche, insomma, di tutti quelli che mi conoscono. E che conoscono mia mamma. Mah io, mah forse, beh dai… si va.

Quest’anno è un anno speciale, un anno in cui volevo essere al fianco di mia mamma. Portarla in viaggio con me è sempre stato un regalo che le volevo fare, ma ogni volta c’erano altre priorità. Mancava sempre il tempo, troppo lavoro, poche ferie. Poi arriva quel “giorno” in cui tutte quelle priorità svaniscono, tutti i forse, i ma, trovano posto in un cassetto in fondo al comò e la prima e unica cosa importante è “dove andare una settimana che piaccia a mia mamma?”.

Rodi, perfetta.

Non è troppo lontana, due ore scarse di aereo. Siamo in Europa, quindi anche in caso di emergenza non ci sono problemi. Gli Hotel sono puliti. La gente è cordiale, si mangia bene e ci sono cose da vedere. Soprattutto, ci sono tante cose da vedere, così evitiamo di rimanere in spiaggia 24 ore al giorno.

Allora, è deciso. Vado al mare con mamma.

eden roc hotel di notte

Telefono ad Alpitour per prenotare, racconto che devo andare una settimana da sola con mia mamma, e mi fanno pure lo sconto (conoscono mia mamma forse?). Fra due giorni si parte.

Già fare le valigie è stato un incubo: per una settimana al mare, mia mamma aveva svuotato mezzo armadio. Avete presente un hotdog pieno di ketchup? Più premeva sulla valigia per chiuderla e più i vestiti uscivano. Allora l’ideona: togliere le scarpe e metterle nello zainetto. Ora non si distinguevano più valigia e zainetto, entrambi bombe pronte ad esplodere. Così non potendo rinunciare a tacchi alti o stivali e piumino (non si sa mai che faccia freddo), l’unica soluzione, per non litigare, è stata darle mezza valigia mia.

Casa, gatto e motorino

All’aeroporto siamo ancora mamma e figlia, ma a ruoli invertiti. Mamma, non appoggiare lo zaino per terra vicino alle immondizie. Se sbadigli, mamma, metti la mano davanti alla bocca. Mamma, non continuare a borbottare, la fila al check-in è normale, non è che lamentandosi o spingendo arriviamo prima.

Per fortuna sono solo due ore di aereo, due ore in cui mia mamma non ha mai smesso un secondo di parlare. Non so nemmeno cosa mi stesse raccontando, ma in generale le sue chiacchiere sono sulla gente seduta vicino, su come sono vestiti, sui capelli di quella o le scarpe dell’altra. Io, seduta lato finestrino, guardando il blu del mare sotto di me, ascoltavo mia mamma ed era come assistere ad una “diretta tv”.

Negozio di souvenirs a Lindos

E già iniziavo a pentirmi. Come i sottotitoli di un film, scorreva la scritta “una settimana, una intera settimana” .

Dopo l’aereo, tocca al bus che ci porta al nostro Hotel. Oramai erano le dieci di sera, eravamo entrambe stanche, ma, nonostante tutto, mia mamma ancora parla e parla e il bus impiega quasi un ora per portarci all’hotel. Solita fortuna, il nostro hotel era l’ultimo della lista. Arrivati nella hall, consegno i documenti, ci danno le chiavi e nel giro di mezz’ora stavamo già dormendo (e una russando, indovinate chi?!).

Ore sette di mattina, non è il sole che mi sveglia, nè gli uccellini, ma mia mamma.

Lei era già in costume, vestitino verde e borsa di tela pronta per andare in spiaggia. Alle sette? Vabbè, oramai sono sveglia. Prima di andare a fare colazione mia mamma va in spiaggia per “prenotarsi” lo sdraio e per fortuna un tizio le dice che non si può! Evvai, ho scelto proprio l’Hotel giusto, non sopporto quelli che occupano gli ombrelloni “con una Bic” e poi arrivano alle tre di pomeriggio!

Dopo le lamentele, di mia mamma ovviamente, andiamo a fare colazione.

La colazione era fantastica, c’era di tutto e di più, e soprattutto, il ristorante era ampio e non c’era la fila per prendersi il cibo. Questo è il momento della giornata che più amo quando sono in ferie: la colazione. Me la gusto con calma, assaporo i succhi di frutta, assaggio yogurt dai gusti diversi, provo tutti i dolci che ci sono. Non salterei la colazione per nulla al mondo.

Fortunatamente anche a mia mamma piace la colazione. Anche se a vederla sembrava che avesse il terrore di rimanere senza cibo: la sua parte di tavolo era piena di piatti, dal dolce al salato, dalla frutta al bacon, dal gelato alle sardine. E un po’ alla volta se li stava anche mangiando tutti.

il gatto di koskinou

 

I primi giorni li abbiamo trascorsi in spiaggia.

Prendere il sole, andare al mare, camminare lungo la baia. E fra un bagno di sole e un bagno di acqua, mangiavamo. Ho mangiato così tanto in quella settimana che ho preso tre chili!

L’hotel era internazionale, non c’erano tanti turisti italiani.

Piscina del hotel eden roc

Una mattina vado in camera e lascio mia mamma in spiaggia da sola. Dopo un’ora, ritorno in spiaggia e la trovo intenta a parlare con una signora bionda seduta su uno sdraio vicino. Appena arrivo, la signora mi guarda con gli occhi spalancati del tipo “aiutooo” mentre mia mamma continuava a parlare. La interrompo, guardo la signora e le chiedo “Deutsch?”. La signora mi risponda “ya” e mi sorride. Mi giro verso mia mamma e iniziamo a ridere.

Ridere, abbiamo riso tanto in quella vacanza, perchè in quella vancanza ci siamo riscoperte. Non più o non solo mamma e figlia, ma amiche.

il salto del gatto a Koskinou

Incontri speciali

Nell’hotel abbiamo incontrato un altra coppia di mamma e figlia e siamo diventate un quartetto, ovunque sempre assieme.

In quattro eravamo di quattro età diverse, 25, 47, 55, 77, quattro colori di capelli diversi, biondo, rosso, castano e grigio, quattro situazioni diverse, single, sposata, divorziata e vedova, ma un unica grande voglia di divertirci e spassarcela.

Ed è così che abbiamo trascorso il resto dei giorni, gironzolando per Rodi a piedi e con i bus pubblici, perdendoci fra vie piene di gatti e paesi spersi sulle colline. Ogni giorno era una avventura diversa.

La settimana è volata, al di là di quello che abbiamo visto, ho scoperto lati di mia mamma che dopo quarant’anni, ancora non conoscevo.

Al mare con mamma, Le mura della città

Eravamo in centro a Rodi e stavamo passeggiando lungo la via di ciotoli che costeggia le mura. Vediamo un negozio colorato, con una vetrina piena di bottigliette dalle forme più strane. Entriamo e ci ritroviamo in una farmacia. Camminiamo lungo i corridoi del negozio e mia mamma si ferma davanti ad una vetrina dove c’erano tanti tipi di preservativi. Mi guarda, ne prende uno in mano e urlando dice “ecco, questo mi serve”! Come? Cosa? Cosa hai detto? Balbettavo. Mi è venuto caldo, quasi svenivo. Lei mi dice “Siccome ho sempre male ai piedi per colpa dei “duroni”, questo Durex forse è fatto apposta”. Ah. Che sollievo. Le spiego cosa sono questi “Durex” e ci mettiamo a ridere.

Ogni volta ne combinava una. Avrei dovuto scrivermi tutte le cavolate fatte, avrei scritto un libro.

Scorcio di Lindos dall'alto

Siamo andati a Lindos naturalmente, e li devo dire che ho rischiato di perderla.

Siamo partite tutte e quattro di gran lena, faceva particolarmente caldo umido ed erano le undici di mattina. Obiettivo era salire in cima all’Acropoli, a piedi e senza muli. Le due mamme davanti e noi due figlie dietro. Camminavamo spedite, ma le mamme camminavano ancor più veloci, sembrava dovessero allenarsi per la maratona di New York. Dopo mezz’ora, la strada inizi a farsi irta, sempre più irta. Le mamme rallentano improvvisamente. Io guardo la mia, nel viso la fatica, ma negli occhi la voglia di non mollare. Ci passano a fianco i muli e mia mamma dice “te e il tuo amore per gli animali, io quasi quasi ci salgo sopra“. Riprende le forze e arriviamo in cima. Tutte e quattro lassù in cima. Ci siamo scattate un selfie davanti alla colonna, felicissime come avessimo scalato l’Everest.

Arance di Lindos

Al mare con mamma: come sopravvivere

Alla fine è stato un  viaggio che ricordo sempre con tanta allegria. Partite con la tristezza nel cuore, siamo ritornate con un po’ più di sorrisi.

Nel volo di ritorno, non c’erano più la figlia e la mamma, ma due amiche che si divertivano a riguardare le foto. Due amiche, semplicemente due amiche. Non era più una settimana al mare con la mamma, ma una settimana al mare con Rosy.

al mare con mamma, Taverna tipica greca

Andare al mare con mamma? Per chi non lo avesse mai fatto lo consiglio.

Se avete ancora la vostra mamma, datele la possibilità di mostrarvi chi è davvero. Il legame fra mamma e figlia è un legame davvero speciale, qualcosa difficile da spiegare: quando si è assieme si litiga, quando si è lontane si sente la mancanza. Se potete farlo, regalatevi una settimana solo per voi due.

Non parlo delle vacanze al mare di quando si è bambini, ma di vacanze da adulti. Quando magari entrambi si ha una famiglia, quando c’è meno mamma e più amica, quando si è meno figli e più mamme. Insomma, quando i ruoli non esistono più o si invertono.

Il segreto è partire senza preconcetti. Non pensare alla propria mamma come a qualcuno che è troppo vecchio per fare questo o quello. Quante volte ho pensato “no, questo non lo farà mai” e invece era la prima.

Acqua Gym e Yoga, non ha perso una lezione, a costo anche di rimanere incastrata con le gambe. Salire su un bus in corsa senza pagare il biglietto? Fatto. Parlare piano in italiano misto dialetto veneto, convinta (ancora oggi) che i camerieri greci la capissero? Fatto. Imparare ad usare Skype? Fatto. Imparare ad usare Whatsapp? No, Uzzap (come lo chiama lei) non ci riesce. L’ultimo messaggio inviato a mia nipote era “ci ao o coooe? b ia bbbe nn uuuuooooooooooo” Mia nipote sta ridendo ancora.

al mare con mamma, L'isola di rodi

Alla fine il segreto è essere se stessi e non voler essere per forza la figlia o la mamma perfette.

Andare in vacanza con la propria mamma è qualcosa di speciale. Si condividono sogni, passioni. Si impara a conoscere un lato diverso di ognuna, al di là del ruolo. Forse è l’unica persona al mondo con cui si può essere sempre e davvero sè stessi, con le proprie paure, le proprie imperfezioni.

Ciò che unisce è amore. Quell’amore incondizionato verso qualcuno che si conosce da bambini, ma che si impara a scoprire quando si è più grandi. Quando non si abita più sotto lo stesso tetto, quando la mamma non deve per forza dire “no”, ma “si, facciamolo“.

E soprattutto, quando si capisce di esser molto più simili di quanto si pensava.

baia a forma di cuore

 

Scusate, non vi ho parlato di Rodi in realtà… trovate itinerario e indicazioni di cosa vedere su:

Cosa vedere a Rodi, l’isola dei fiori

32 Replies to “Al mare con mamma: come sopravvivere. Un insolito viaggio a Rodi.”

  1. Siete fantastiche! 😀 Ho riso tanto con l’episodio della farmacia! Avrei avuto la tua stessa reazione! Io sola con mia mamma in vacanza non ci sono mai stata, ma l’anno scorso ho fatto un weekend a Firenze con i miei genitori ed è stato… diverso. Mi è piaciuto, nonostante il ritmo lento. E lo rifarei volentieri. 🙂

  2. Che bel regalo hai fatto alla mamma, Anna! Nonostante lo stupore iniziale dei tuoi parenti, io credo tu abbia fatto una cosa bellissima, di cui lei sarà grata e che ricorderà per sempre! Anche io ultimamente sto viaggiando con la mamma, sai!? Lo scorso anno è venuta con noi in Svezia, e quest’anno andremo in Irlanda. Per me è un’ottima compagna di viaggio, perchè sa così tante cose… non so come faccia, ma ha sempre la risposta su tutto, che sia storia, geografia, che sia una curiosità, lei la sa! 🙂

    1. Eh già Elena, sono felice anche io di esserci andata. E tu fai bene e portare tua mamma, che poi se ha sempre la risposta giusta, è anche d’aiuto, meglio di un wikipedia 🙂 . grande Elena

  3. Mi hai fatto morire! ???
    Ho portato mia mamma a Cipro circa 5 anni fa. A parte la scena in farmacia, direi UGUALE! Noi eravamo anche alle prese con un’auto con guida a destra alla quale non s’è abituata nemmeno dopo una settimana! E mica la guidava lei! ?
    Io non ho trovato un’amica, però ammetto che mi sono divertita molto più di quello che immaginavo!

  4. Una volta anche io mi sono “regalata” una vacanza con i miei, li ho portati a Londra, la mia casa fuori da casa. E al ritorno mio babbo ha detto a un amico che regalo migliore, non poteveo farglielo. È stato un bel momento <3

    1. immagino francesca, soprattutto se hanno una certa età secondo me è il piu bel regalo, approfittarne finchè ci sono !

  5. Mi sono ritrovata molto in questo tuo racconto e su questo rapporto madre figlia ci assomigliamo molto. Sarà che non sono mai andata da adulta in vacanza da sola con mamma ma mi piace questa idea.

    1. Grazie Sabrina, se posso cosigliarti, trovati un tempo per lei, sarà il ricordo più bello che avrete entrambe.

  6. Sai che Rodi era una delle mete alle quali avevo pensato per portare al mare mia madre? Quel viaggio non è più fatto ed è uno dei miei grandi rimpianti. Lei mi ha sempre spinto a viaggiare, soprattutto da sola, ma non sono mai riuscita a farle vedere il mondo con i miei occhi.

    1. Peccato, ma sono certa che sta viaggiando con te e i tuoi racconti. Una parte di lei immagino sia nelle tue emozioni

  7. Che super viaggio Anna! Mi sono divertita moltissimo a leggere le vostre avventure, e sono davvero felice che tu abbia fatto una bella vacanza con tua mamma! Non potevi fare cosa migliore.. <3 E hai fatto benissimo a regalarti questi bei momenti con lei, queste sono le vere priorità della nostra vita. E poi Rodi è meravigliosa, io conservo ricordi preziosi di un viaggio indimenticabile!

  8. Che viaggio Anna! Di sicuro non vi siete mai annoiate e poi devo dirlo tua mamma è troppo divertente. Se solo penso alla storia della farmacia inizio a ridere! Una settimana insolita che vi ha comunque unito maggiormente e fatto venir fuori lati che forse non pensavate neppure di avere. Una bellissima idea quella di andare al mare con mamma una settimana!

    1. grazie Simo, spesso ciò che si pensa non sia una bella cosa diventa invece una bellissima avventura. Mai dare per scontato nulla.

  9. Posso dire che è stato una gioia leggere questo post? Io, ad essere sincera ho viaggiato spesso con mia suocera e mi sono sempre trovata bene e abbiamo legato in una maniera che probabilmente non sarebbe avvenuta. Mi piacerebbe partire con mia madre, rimando sempre, forse perché quando torno in Italia, è come una vacanza con lei. Eppure mi stuzzica l’idea di prendere due biglietti e portarmela da qualche parte.

    1. Ti capisco, lo stesso vale anche per me. MA portarla via, magari anche solo un week end, è sempre qualcosa di speciale per entrambe

  10. Ho sorriso tanto leggendo il tuo racconto. Certo che avresti potuto sul serio scrivere un libro con i tuoi aneddoti, sono sicura sarebbe stato un libro riuscitissimo! 😀 Bello riscoprire le nostre mamme e bello riuscire a portarle con noi in vacanza…poi Rodi e’ un piccolo paradiso, mi era piaciuta molto e ne ho bellissimi ricordi!

  11. Mi hai fatto ridere un sacco Anna! Mi è sembrato uno dei miei viaggi con mamma! Purtroppo siamo rimaste sole da tanti anni e di viaggi ne abbiamo fatti assieme, però come dici tu vai via che sei madre e figlia, ma quando torni hai una amica in più!

  12. Un articolo stupendo! Anche se non hai parlato di Rodi, hai detto in realtà molto di più. Troppo divertente, son passata dal ridere ad avere gli occhi lucidi perché ho ritrovato molto mia mamma nella tua. È proprio vero quando ci sono rompono, quando non ci sono mancano però, un rapporto unico! Magari ci faccio un viaggetto anch’io!!

  13. Mi ha fatto molto ridere questo tuo racconto: con tua mamma sicuramente non ci si annoia mai! Trovo che sia un’esperienza molto bella, che io ho fatto un paio di volte da adulta: qualche giorno a Zurigo io e mia mamma, poi un’altra volta a Londra con entrambi i miei genitori.
    Ah, sì Rodi: spero via sia piaciuta 😉

    1. certo Rodi, molto bella. Con la mamma, è un viaggio da fare almeno una volta nella vita, soprattutto per noi donne

  14. Ho letto il tuo articolo tutto di un fiato ! Nonostante tutto hai fatto bene a fare una vacanza con tua mamma..non si sa mia come sarà il futuro. Rodi inoltre è bellissima , come tutta la grecia 🙂

  15. Mi è venuto da ridere pensando al mio ultimo viaggio con mia madre, siamo andate in crociera. Non ce l’avrei fatta con un viaggio statico. Rodi è molto bella e come sempre le tue foto sono super.

  16. Profonda stima! Io non sopravviverei al secondo giorno con mia madre accanto. Ma vedo che nonostante le difficoltà iniziali sia venuta su proprio una bella vacanza!

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